EURO DIGITALE QUESTO (PER ORA) SCONOSCIUTO

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La serata ha raccontato il ruolo della Banca d’Italia nel sistema europeo e cosa ha rappresentato l’external meeting della BCE tenuto a Firenze dal 28 al 30 ottobre, con tutti i governatori dell’area euro e l’osservatore della Bulgaria. Sono state spiegate le ultime decisioni di politica monetaria: tassi fermi e massima attenzione ai dati per riportare l’inflazione verso l’obiettivo.
Una parte centrale è stata dedicata all’euro digitale. Dopo la fase di progettazione, è iniziato lo sviluppo dell’infrastruttura, in attesa del via libera del Parlamento Europeo entro il 2026. Se approvato, partirà un test nel 2027 e l’uso vero e proprio potrebbe arrivare nel 2029.
La lezione ha illustrato perché serve un euro digitale e come funzionerà: un wallet con limite intorno ai 3.000 euro, pagamenti anche offline, privacy rafforzata, meno costi per cittadini ed esercenti e un sistema di pagamento davvero europeo. Sono state presentate anche nuove funzioni, come i pagamenti condizionali automatici.
Non sono mancati i punti critici: l’impatto sulle banche, gli investimenti necessari, il confronto con le stablecoin – soprattutto in dollari – e la competizione con i grandi player tecnologici.
La serata si è chiusa guardando al futuro: come cambieranno i pagamenti in Europa e quale ruolo potrà avere l’euro digitale per rendere il sistema più sicuro, moderno e indipendente.